Cronologia degli interventi associativi di protezione civile
Descriviamo in questa scheda i principali interventi nazionali dell’Associazione in operazioni di soccorso nelle calamità che hanno colpito il nostro Paese.
Una breve rassegna, che senza trionfalismi, vuole solo evidenziare la costante attenzione dello scautismo nei confronti delle situazioni in cui l’Uomo sofferente chiede solidarietà, rispetto, amore.
A titolo di precisazione ricordiamo che l’AGESCI è nata nel 1974 dalla fusione delle due associazioni scout cattoliche italiane, l’ASCI (maschile) e l’AGI (femminile); gli interventi di P.C. antecedenti tale anno vanno ascritti pertanto a queste due associazioni.
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2016 : SISMA CENTRO ITALIA
Il 26 e il 30 ottobre nuovi violenti terremoti interessano il Centro Italia, in particolare il confine tra Umbria e Marche, già duramente colpito dall’evento sismico del 24 agosto. L’evento del 26 ottobre è caratterizzato da due forti scosse di magnitudo 5.4 e 5.9, mentre il 30 ottobre una nuova forte scossa di magnitudo 6.5 causa nuovi danni e crolli agli edifici. A differenza del terremoto di agosto con questi due ultimi eventi non si hanno perdite di vite umane, ma salgono a decine di migliaia le persone coinvolte e aumentano danni e crolli. (fonte sito DPC)
A seguito di questi nuovi eventi e considerato l’elevato numero di persone coinvolte, viene richiesto l’intervento delle associazioni specializzate nel servizio socio-assistenziale.
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2012 : SISMA EMILIA ROMAGNA – LOMBARDIA – VENETO
Nella notte tra il 19 ed il 20 Maggio, un forte evento sismico è stato avvertito in gran parte del Nord Italia e in particolare dalla popolazione tra le province di Modena e Mantova. Secondo i dati registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico si è verificato alle 04.04 con magnitudo 5,9 a una profondità di circa 6 km. L’epicentro è localizzato tra i comuni di Finale Emilia e San Felice sul Panaro in provincia di Modena, e Sermide in provincia di Mantova.
Una successiva forte scossa della durata di 18 secondi, di magnitudo 5.9 e definita superficiale (profondità ipocentro: 8.1 km) è stata registrata alle 09:00:03 del 29 maggio 2012. L’epicentro è nella zona di Medolla e Cavezzo in provincia di Modena.
Una nuova forte scossa di magnitudo 4.9 alle 21:20 del 3 giugno 2012 con epicentro a Novi di Modena e avvertita in tutto il nord Italia ha nuovamente colpito tutta la zona della bassa modenese e dell’oltrepò mantovano. La torre dell’orologio di Novi di Modena è crollata durante la scossa.
Come richiesto dalle competenti autorità di Protezione Civile, l’Associazione è intervenuta prima attraverso il livello regionale, dal 26 giugno all’8 settembre come Associazione nazionale e poi fino al 20 settembre nuovamente con le regioni.
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2009 : SISMA ABRUZZO
Dopo una lunga serie di piccole scosse sismiche, alle ore 03:33 del 6 aprile 2009 una scossa di Magnitudo Richter (MI) 5.8 colpisce il territorio dell’aquilano. Conseguenza di tale evento sono stati 308 morti 1600 feriti e circa 49.000 senzatetto iniziali.
Dai primi momenti dell’emergenza si è riscontrata una disponibilità spontanea dei capi dell’Associazione.
Nella prima settimana si susseguono turni di volontari del Settore EPC che vengono impiegati prioritariamente nelle operazioni di montaggio delle tende di pronto intervento.
Successivamente passati alla collaborazione nella gestione delle tendopoli, si avviano i turni settimanali. Si razionalizzano quindi le forze in campo provvedendo ad una migliore distribuzione delle squadre sul territorio, pur nel rispetto dei numeri richiestici dal DPC e delle disponibilità pervenute in Segreteria Nazionale, permettendo la nostra presenza non più in 9 tendopoli bensì in 13 con la presenza di 1/2 volontari dell’Associazione in servizio presso i Centri Operativi Misti, preferibilmente nella Funzione Volontariato. Il servizio preponderante è rivolto al sostegno della popolazione colpita dal sisma, con particolare attenzione alle fasce più deboli, attraverso i servizi mensa, animazione, gestione magazzino.
Per sostenere una richiesta nata dalla popolazione di Cansatessa e dal D.P.C. l’Associazione si rende disponibile alla gestione della Tendopoli di Cansatessa.
Sin dall’inizio, anche gli RS, singoli e Comunità, si rendono disponibili ad un intervento che viene però rimandato in considerazione del ripetersi delle scosse anche di intensità rilevante.
Le Comunità RS nella loro interezza saranno quindi presenti nel periodo da giugno a settembre con modalità d’intervento appositamente studiate ed esplicitate nel progetto denominato “Ju zirè” sottoposto al D.P.C. e da questi approvato dopo aver precedentemente concordato obiettivi generali, modalità, numeri, ecc..
Man mano che si riduce il numero delle tendopoli sul territorio anche il numero dei volontari diminuisce fino a chiudere totalmente l’intervento il 31 ottobre con la chiusura della tendopoli di Cansatessa.
Nel complesso sono intervenuti 2717 volontari AGESCI con l’intervento di P.C. naz., 1813 Capi ed R/S con il Progetto “Ju zirè” della Branca RS, qualche centinaio di Capi intervenuti direttamente con le Regioni (Abruzzo, Emilia Romagna, Sicilia, Veneto).
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2007 : INCENDI BOSCHIVI IN PUGLIA
Nel mese di luglio molti incendi boschivi interessano, in Puglia, l’area del Gargano. Si rende necessario, per sicurezza, sfollare principalmente i molti turisti presenti nella zona ed una parte della popolazione residente, in particolare nei Comuni di Peschici e Vieste, e trasferirla nel Comune di Vieste.
La Protezione civile nazionale attiva lo stato di emergenza e l’Associazione ha prontamente risposto. L’emergenza dura pochi giorni e le squadre intervenute si occupano principalmente del censimento delle presenze in supporto alle autorità competenti.
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2006 : ALLUVIONE IN CALABRIA
Il 3 luglio 2006, a seguito di un improvviso e violento fenomeno temporalesco, si sono verificati smottamenti nella zona collinare sottostante la città di Vibo Valentia, in Calabria. Le precipitazioni hanno determinato il distacco di intere porzioni di collina, trasportate a valle (miste a detriti di varia natura) sotto forma di fiume di fango.
I danni più consistenti vengono registrati nel centro abitato di Vibo Marina e nelle località limitrofe (Bivona, Porto Salvo).
I gruppi della zona si sono immediatamente messi a disposizione del CCS costituito in loco ed hanno iniziato il loro servizio.
Il 5 luglio la gestione dell’emergenza è passata al D.P.C. con conseguente attivazione dell’AGESCI a livello nazionale (in parallelo all’attivazione regionale già in corso a cui continuano a dar seguito i gruppi della Calabria).
Le squadre attivate a livello nazionale provengono principalmente dalla Sicilia ed i ruoli assegnati comprendono: assistenza alla popolazione tramite la gestione di 2 punti distribuzione viveri (Bivona e Vibo Marina), servizio di pulizia dal fango di strade e abitazioni, supporto logistico/organizzativo (ad es. volontari per la segreteria del C.C.S.)
L’emergenza nazionale si è protratta fino al giorno 14 luglio, a partire dal quale la gestione è stata rimessa alla Regione per tramite di un C.O.M. costituito presso il Comune di Vibo Valentia.
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2005 : ESEQUIE SANTO PADRE
Attivazione da parte del DPC il 3 aprile. Il campo dei volontari è operativo a Castelnuovo di Porto.
Siamo presenti sia nella segreteria di campo che nell’ufficio turni che si occupa di coordinare la movimentazione dei volontari.
Si sono attivate le squadre con disponibilità di almeno 4 gg. di servizio garantiti con entrata in servizio non oltre domenica 10 aprile (per garantire un servizio di deflusso pellegrini e smontaggio campo).
Le nostre squadre sono operative su diversi siti sparsi in punti strategici di Roma, su tre turnazioni di 8 ore cadauna.
L’aumentare dell’afflusso in Piazza S. Pietro ha convinto il DPC a incrementare la presenza di volontari nelle immediate vicinanze del Vaticano. Infatti il territorio di competenza dell’intervento di Protezione Civile finisce al porticato di S. Pietro.
L’afflusso di pellegrini è stato notevole e la fila per l’accesso alla basilica comportava anche 10/12 ore di attesa. Di giorno il sole forte e la notte il freddo, necessitava di una grande attenzione ai pellegrini in coda.
L’AGESCI Lazio ha gestito in modo autonomo alcuni servizi in collaborazione con il Comune di Roma e con il Vaticano.
Tutti i volontari del Lazio sono passati per la sede regionale del Lazio.
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2004 : TERREMOTO IN LOMBARDIA
Il 25 novembre, nella notte, un terremoto colpisce alcune zone della provincia di Brescia.
L’AGESCI viene attivata dal Dipartimento di Protezione Civile. Si parla di circa 50 abitazioni messe in stato di sicurezza nella zona di Salò, Vobarno e nella Val Sabbia. Vengono allertate innanzitutto le Zone direttamente coinvolte per le urgenze e le necessità immediate e la Pattuglia Regionale.
Nei giorni che seguono vengono istaurati turni di servizio per i capi disponibili, quasi tutti lombardi con compiti prevalenti di censimento della popolazione che ha dovuto lasciare la sua abitazione.
Il 20 dicembre viene chiusa formalmente l’emergenza, per l’Associazione sono stati presenti circa 100 tra capi ed R/S in prevalenza lombardi con il supporto di una ventina di Capi provenienti da Veneto e dal Friuli.
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2002 : SISMA MOLISE/PUGLIA
Il 31ottobre 2002 ha inizio l’emergenza. L’Associazione si è attivata immediatamente e la presenza è stata costante in Molise già dai primi giorni dell’emergenza.
Le nostre squadre hanno operato in Molise a: Larino, Bonefro, Castellino, Santa Croce di Magliano e per un breve periodo anche ad Ururi, Lupara e San Giuliano.
In Puglia a: Casalnuovo Monterotaro (FG).
Le 40 squadre intervenute, per un totale di 224 Capi si sono dedicate a quelle che sono le mansioni proprie dei volontari della nostra Associazione durante gli interventi.
All’interno delle tendopoli, di cui hanno curato il montaggio, hanno provveduto al censimento della popolazione e curato la gestione dei magazzini, organizzato e seguito l’animazione ed il doposcuola per i bambini e l’assistenza per gli anziani.
Oltre alle squadre provenienti da tutta Italia i Capi del Molise e della Puglia, direttamente coinvolti nell’evento, hanno svolto un servizio silenzioso con una costanza e con una competenza incredibile.
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2000 : ALLUVIONE IN PIEMONTE E VALLE D’AOSTA
Nei primi giorni di ottobre le forti piogge causano allagamenti e lo straripare di molti corsi d’acqua isolano comuni e paesi in buona parte della zona Nord/Ovest d’Italia.
I primi interventi di gruppi scout sono in Piemonte. I Gruppi locali si attivano su richiesta dei Sindaci e si mettono a disposizione delle località del Biellese e del Vercellese che maggiormente sono state colpite dall’alluvione. Si avvicenderanno in molti nel servizio di pulizia e di monitoraggio del territorio durante le quattro settimane di intervento.
Nel contempo, a seguito della segnalazione della Regione Agesci Valle d’Aosta, viene richiesto dal Sindaco di Pollein in provincia di Aosta, l’intervento a livello nazionale dell’Associazione.
Nelle cinque settimane di intervento si avvicendano nel centro polifunzionale di Pollein, messo a disposizione dal Comune, circa 120 tra Capi ed R/S in servizio.
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1999 : EMERGENZA PROFUGHI KOSOVO – MISSIONE ARCOBALENO / PROGETTO INDACO
Il conflitto in Kosovo lascia senza casa milioni di persone, profughi che vengono trasportati dalle loro case distrutte ai campi di accoglienza sparsi lungo il confine con l’Albania e la Macedonia. Giovedì 1 aprile il Dipartimento delle Protezione Civile chiede l’invio di alcuni capi maggiorenni volontari in Albania, per il montaggio delle tendopoli. Il 7 aprile viene richiesto l’invio di ulteriori 15 nostri associati ed a questa richiesta segue la richiesta di intervento a livello nazionale nell’ambito della “Missione Arcobaleno”. Il 10 aprile rientra in Italia il primo gruppo di 5 capi del Veneto che ha lavorato al montaggio della tendopoli di Kavaje a 15 Km da Durazzo dove sono ospitate circa 3.500 persone. La situazione è tranquilla. Inizia l’invio settimanale dei volontari dell’Associazione in Albania. Nella fase organizzativa degli aiuti l’Associazione partecipa al tavolo di coordinamento profughi Kosovo indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il Ministero dell’Interno e della Solidarietà Sociale. Il 21 aprile rientrano alcuni incaricati di effettuare una ricognizione in Albania. Hanno toccato le località di Valona, Durazzo, Lusnje, Kavaje. Si ipotizza un intervento insieme ad altre Associazioni Scout Italiane. A seguito di questa ricognizione viene messo a punto un progetto di aiuto per i 2000 profughi assistiti dalla missione cattolica di Valona. Il progetto è condiviso dalla Caritas Italiana. Il 17 maggio partono i primi Capi per recarsi a Valona al ex Campo del Pellicano, dove prende il via il “Progetto Indaco”.
Venerdì 07 maggio il Dipartimento di Protezione Civile allerta l’Agesci per l’accoglienza degli oltre 1.300 profughi che stanno per essere ospitati nella base militare siciliana di Comiso. La Regione Sicilia si fa carico di questa nuova emergenza, ed avvia un lavoro di coordinamento anche con altre Regioni.
Nei vari interventi a livello nazionale e nelle diverse località si sono avvicendati circa 200 Capi.
Molti altri sono partiti con le “Colonne Regionali” ed hanno prestato servizio presso il campo della “Missione Arcobaleno” a Valona. Altri hanno prestato servizio nel campo di Comiso, nel Salento con il progetto “Salento terra d’approdo” ed in molti altri campi aperti e chiusi in poco tempo in varie località italiane.
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1998 : EVENTI FRANOSI IN CAMPANIA
La notte del 5 maggio a seguito di abbondanti piogge una vera e propria colata di fango invade i paesi di Sarno, Episcopio e Quindici cancellando questi ultimi due. Oltre 150 vittime e circa 2.000 senzatetto. Intervento immediato del gruppo di locale di Sarno e successivamente dalla Campania e dalle regioni limitrofe. Successivamente, squadre scout da tutta Italia collaborano al COM, alla mensa dei volontari, che produce fino a 6.000 pasti giornalieri, ai lavori di sgombero e pulizia delle abitazioni.
Durante l’estate avviato insieme al CNGEI il progetto “Nido di rondine”, a cui partecipano circa 1.800 associati, 150 scout francesi e di altre nazionalità, per contribuire al ripristino delle case e al sostegno degli sfollati.
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1997 : TERREMOTO REGIONI MARCHE UMBRIA
Il 27 novembre alcune scosse causano notevoli danni alle abitazioni della miriade di paesi siti al confine tra le due regioni.
Inizialmente sono oltre 32.000 i senzatetto che vengono ospitati nelle tendopoli e con altre soluzioni provvisorie. Intervento di oltre 2.500 scout provenienti da tutta l’Italia nella logistica, gestione e animazione dei centri ospitanti la popolazione.
Nell’estate avviato un progetto denominato “Francesco vai”, a cui partecipano circa 1.200 associati, per l’animazione e il sostegno delle famiglie ospitate nei moduli abitativi.
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1996 : ALLUVIONE DI CROTONE
A novembre, collaborazione ai collegamenti radio con le autorità, spalatura fango e ripulitura di locali. Censimento delle necessità e dei danni alle abitazioni. Distribuzione viveri in collaborazione con altre componenti del volontariato.
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1996 : ALLUVIONE IN TOSCANA
A giugno, nella regione dell’Alta Versilia, intervento di oltre 250 volontari scouts. Nei 17 giorni successivi all’evento, si fornisce un servizio di spalatura dei detriti, assistenza alle popolazioni e monitoraggio necessità. Effettuati 485 interventi con oltre 1000 consegne di materiale. Gestione, su incarico comunale, del Centro di coordinamento dei volontari.
In collaborazione con il servizio sanitario, realizzazione di attività estive per l’animazione dei bambini.
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1991-1999 : AZIONI DI SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE
In questi anni sono stati coinvolti oltre 20.000 volontari scout in attività di assistenza ed aiuto umanitario alle popolazioni colpite da eventi bellici come nell’ex-Jugoslavia o travolte dal crollo dei regimi totalitari dell’ est come in Romania e soprattutto in Albania.
Sono stati realizzati numerosi campi di lavoro e di assistenza sia in Italia nelle strutture di accoglienza dei rifugiati che in Slovenia e Croazia. Sono state inviate centinaia di tonnellate di viveri e generi di prima necessità coinvolgendo tutti i livelli associativi.
In Albania gli Scout hanno operato interventi presso strutture pubbliche collaborando alla ristrutturazione di Orfanotrofi, Scuole, Ospedali, Chiese ecc. 1991 Slovenia, Croazia, campi profughi, animazione, 1993 Albania, Valona, orfanotrofio, 1996 Bosnia, Sarajevo, Mostar, Riscostruzione, Jarmina, …anni di lavoro sulle strutture, scuole, case, asili, …anni di testimonianze!!!
Ed ancora interventi nel ’97 nel ’98 e nel ’99 in quelle località che più volte ci hanno visto accanto a chi ha bisogno di sostegno e supporto.
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1990 : SICILIA ORIENTALE
Nella notte tra il 12 ed il 13 Dicembre 1990 un forte scossa di terremoto scuote la Sicilia orientale (Val di Noto).
Sin dai primi momenti gli scouts dei Gruppi più vicini si mettono a disposizione delle locali autorità e della popolazione colpita.
I centri con un maggior numero di senzatetto sono tutti in provincia di Siracusa: Carlentini, Lentini, Augusta, Melilli.
A sostegno della popolazione colpita intervengono, nell’intero periodo, circa 300 volontari siciliani dell’Agesci.
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1987 : VALTELLINA
Intervento di 500 volontari, aiuto alla popolazione per lo sgombero delle case dal fango e detriti, gestione mensa presso un centro di ricovero sfollati.
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1985 : STAVA
Intervento di 40 volontari, assistenza alla famiglie delle vittime per il riconoscimento delle salme.
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1980 : TERREMOTO IN IRPINIA
Coinvolti più di 10.000 volontari. Prima fase di soccorso alle popolazioni colpite, montaggio tendopoli, gestione mense e luoghi di ricovero sfollati, censimento delle abitazioni, magazzini, distribuzione foraggio alle stalle isolate. Nei messi estivi cantieri di lavoro.
Dalla fine del 1980 e per tutto il 1981 è rimasto in funzione un centro di aiuto a S.Angelo dei Lombardi gestito da volontari scout.
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1976 : TERREMOTO DEL FRIULI
Nel periodo da Maggio a Ottobre sono intervenuti più di 7000 volontari nei 5 centri affidati all’intervento AGESCI. Nel periodo immediatamente successivo alla prime scosse, l’opera degli scouts è consistita nell’assistenza alle persone, montaggio e coordinamento delle tendopoli, servizio nelle mense, gestione magazzini e distribuzione materiali.
Nel periodo estivo cantieri di lavoro con attività di montaggio prefabbricati, aiuto nei lavori agricoli, assistenza presso i centri più isolati, animazione scolastica per i bambini.
Dopo le scosse telluriche di Settembre e per tutto l’inverno gruppi più ristretti di volontari hanno operato presso centri scolastici con attività di animazione per i bambini. Nell’estate 1977 altri cantieri di lavoro.
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1970 : ALLUVIONE A GENOVA
Intervento di circa 600 volontari impegnati nel soccorso alle vittime, recupero salme, ricognizione in località isolate, recupero masserizie.
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1968 : TERREMOTO DEL BELICE
Attività svolte: ricerca feriti, recupero salme, distribuzione generi di prima necessità, montaggio tende e servizio nelle tendopoli, ricerca e concentramento degli animali dispersi, recupero masserizie dalle case.
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1966 : ALLUVIONI DI FIRENZE – VENETO – TRENTINO
Intervento scout da tutte le regioni d’Italia. 7000 volontari impegnati dal 4 Novembre al 31 Dicembre nella raccolta e distribuzione di 150 autocarri di materiale e di 6 milioni di lire per gli alluvionati. Recupero salme, pulizia abitazioni, assistenza per il controllo della circolazione stradale, assistenza ai sinistrati.
Durante il periodo natalizio vengono realizzati dei cantieri di lavoro in Veneto e Trentino su coordinamento del Ministero degli Interni.
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1966 : FRANA DI AGRIGENTO
Assistenza agli sfollati.
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1963 : DISASTRO DEL VAJONT
Recupero delle salme, assistenza al censimento e seppellimento delle vittime, assistenza presso i luoghi di ricovero dei superstiti.
In questa occasione L’ASCI ha ricevuto la medaglia di bronzo al Valor Civile.
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1957 : ALLUVIONE IN PIEMONTE (Val di Susa)
Intervento di circa 100 volontari, ripristino delle comunicazioni, di aiuto per la rimozione dei detriti dalle case.
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1951 : ALLUVIONE DEL POLESINE E CALABRIA
Intervento di assistenza ai sinistrati, raccolta e distribuzione generi di prima necessità, assistenza presso i luoghi di ospitalità degli sfollati. Organizzazione di una autocolonna di soccorso per la Calabria.
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