Iniziative per il cinquantenario del disastro del 9 ottobre 1963

Dal 13 al 15 settembre eventi e iniziative per il cinquantenario del disastro del 9 ottobre 1963

Prevenzione, soccorso e memoria: sono i tre punti cardine della tre giorni organizzata dalla Protezione civile nei luoghi del disastro del Vajont. La sera del 9 ottobre 1963 una grande frana si staccò dalle pendici settentrionali del monte Toc, precipitando nel bacino artificiale sottostante. La caduta nell’invaso di oltre 270 milioni di metri cubi di rocce e detriti generò un’onda alta più di cento metri che superò la diga e si abbatté sugli abitati della valle del Vajont, causando quasi duemila vittime.L’evento commemorativo in programma il 13, 14 e 15 settembre 2013 è un omaggio alla solidarietà di quanti, già dopo le prime ore dal disastro, si mobilitarono per prestare soccorso ai sopravissuti. Al centro dell’evento ci sarà un toccante passaggio di testimone tra i soccorritori di allora e i volontari di protezione civile di oggi. Tra le iniziative è prevista l’esercitazione nazionale “Nord-Est 2013”. Si tratterà di una simulazione su scenario sismico, che vedrà schierate in campo tutte le componenti del sistema di protezione civile, coordinata dalla Regione Veneto e coadiuvata dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile, in una delle più importanti esercitazioni degli ultimi anni a livello regionale, a cui parteciperanno anche le colonne mobili delle province di Trento e Bolzano.L’obiettivo è testare la capacità di risposta del sistema ad eventi e calamità naturali che richiedano competenza e coordinamento sul campo delle diverse componenti che si occupano di soccorso e assistenza.

Nel quadro degli eventi organizzati per il cinquantenario del Vajont si inserisce anche l’allestimento della mostra itinerante “Terremoti d’Italia”. Promossa e organizzata dal Dipartimento in collaborazione con la Regione Veneto e la Fondazione Vajont, resterà aperta dal 13 settembre al 16 ottobre, con l’obiettivo di stimolare i cittadini a un ruolo più attivo nel campo della prevenzione, attraverso la memoria degli eventi sismici del passato, la conoscenza del fenomeno fisico e degli strumenti utilizzati per misurarne la forza. Centrale è anche l’esperienza diretta: due spettacolari tavole vibranti, appositamente progettate per simulare il movimento sismico, permetteranno ai visitatori di “vivere” in sicurezza l’esperienza del terremoto e di osservarne da vicino gli effetti.

Con il simbolico passaggio di testimone tra i soccorritori di allora e quelli di oggi, si è conclusa domenica 15 settembre la tre giorni di commemorazioni organizzata in Veneto nel cinquantennale del disastro che provocò 1910 vittime. Migliaia di volontari hanno preso parte agli appuntamenti organizzati a Longarone (Belluno) per ricordare le vittime della catastrofe, ma anche mettersi alla prova, rodando meccanismi e procedure per essere pronti di fronte a nuove emergenze.

(Fonte Wikipedia)

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